Alessandro Ferrari nasce a Verona nel 1971.

Il suo amore per il legno ha radici molto profonde, risalendo ai giorni dell’infanzia quando vedeva nascere strumenti, utensili e giochi tra le abili mani del nonno.

Con l’ adolescenza però la magia di quell’atto rimane sopita per lasciare spazio ad altri ambiti della conoscenza e crescita personale e germogliare infine quando il fertile humus della regione in cui vive può finalmente nutrire questo seme.

E’ la natura infatti, il contatto con le montagne, i boschi, i vasti prati della Lessinia e le verdi colline della Valpolicella, l’elemento scatenante della sua passione per il legno con il quale ha un rapporto sensoriale fatto di profumi, contatto, calore, dove fantasia, sogni e immaginazione trasformano la materia in nuove forme di vita.

Autodidatta cresce artisticamente frequentando e prendendo spunto da vari artisti locali e non, spinto dal bisogno di crescere e migliorare il suo stile.

In seguito sceglie di frequentare la Scuola d’Arte del marmo di sant’Ambrogio di Valpolicella. Questa esperienza lo arricchisce e gli permette di acquisire nuove abilità, anche se rimane fedele al suo elemento preferito, il legno pur apprezzando anche le qualità tecniche ed espressive della pietra.

Partecipa a svariate esposizioni locali in occasione di mostre collettive e individuali, espone alla Galleria d’Arte M.A.D. di Mantova e collabora in un simposio locale con un altro artista, ma presto sente che la sua ispirazione ha bisogno del momento giusto e solitario, in cui può  esprimere e liberare l’energia che lo pervade quando scolpisce.

Vive e crea a Sant’Ambrogio di Valpolicella,” terra di pietra e Amarone” dove approfondisce sempre più i suoi obiettivi stilistici che spaziano dall’artigianato al primitivismo al misticismo, fondendo lo stile classico e il contemporaneo.